Se puoi usare il virtual@desktop perché continuare ad andare in ufficio?
“La distanza è un concetto superato”, si esprimeva così a fine anni ‘90 un economista inglese. Se qualsiasi luogo è connesso istantaneamente con il resto del mondo, il concetto
di spazio di lavoro diventa relativo. Oggi possiamo osservare questa affermazione con la prospettiva di 20 anni dopo, accorgendoci che la storia ha segnato un corso differente. Da
un lato, è assolutamente vero, la tecnologia consente effettivamente alle persone di comunicare e collaborare a prescindere dalla presenza fisica sul posto di lavoro.
Dall’altro, la maggioranza delle persone continuano ogni giorno a raggiungere il proprio ufficio in auto, in treno, in bicicletta. Nel frattempo – lo skyline di Milano ne è la visibile manifestazione – le imprese investono significativamente in nuovi spazi di lavoro e in ristrutturazioni di sedi localizzate nel cuore delle grandi aree urbane.
Oggi, ciascuno può davvero lavorare da qualsiasi luogo dotato di una connessione internet, nella pratica, non sempre le persone desiderano realmente farlo. E’ confermata l’importanza di avere
spazi comuni, intesi come luogo e momenti di incontro, dove condividere informazioni e conoscenza, per generare idee e cogliere spunti come componente vitale del lavoro.
Proprio per questo motivo la qualità degli spazi di lavoro e degli strumenti di lavoro digitali è importantissima e porta con sé diversi cambiamenti.
Cresce inoltre la necessità di rendere le riunioni molto più produttive ed efficaci. Basti pensare che da ricerche di mercato, in media i professionisti dichiarano di dedicare il 40% del proprio tempo alle riunioni, specificando che il 50% del tempo impiegato è considerato improduttivo e che ogni anno si sprecano decine di miliardi di dollari in riunioni inutili.”